Presenta:
Semplice, ma efficace prova transistors
di IZ1TQI Aldo
Voglio ugualmente presentarvi questa realizzazione di semplicità disarmante e di ottima efficacia, anche se oramai non siamo in molti ad usare i transistors come componenti discreti, anche perchè stanno scomparendo dal commercio, senza contare che la tecnica di integrazione fornisce strumenti di ogni genere belli e pronti, di buona precisione e qualità ed ogni altro marchingegno pensabile a basso costo.
Ogni commento e superfluo, basta dare un'occhiata allo schema, composto da qualche resistenza, da qualche condensatore e da un quarzo, naturalmente tanta semplicità richiede uno strumento di "appoggio": un oscilloscopio od un frequenzimetro.
Avrei potuto completare il tutto con un sistema di visualizzazione a led e transistor, ma ho notato che tale soluzione non è sempre attendibile: il circuitino aggiuntivo (spia del corretto funzionamento), non è poi così sincero e talvolta indica a sproposito, giudicando buono un transistor che non funziona correttamente e presenta, in realtà, delle perdite o anomalie esiziali.
Come vedete si tratta di un oscillatore che costringe il transistor in prova ad oscillare sulla frequenza del quarzo.
clicca sull'immagine per ingrandire
Ogni commento e superfluo, basta dare un'occhiata allo schema, composto da qualche resistenza, da qualche condensatore e da un quarzo, naturalmente tanta semplicità richiede uno strumento di "appoggio": un oscilloscopio od un frequenzimetro.
Avrei potuto completare il tutto con un sistema di visualizzazione a led e transistor, ma ho notato che tale soluzione non è sempre attendibile: il circuitino aggiuntivo (spia del corretto funzionamento), non è poi così sincero e talvolta indica a sproposito, giudicando buono un transistor che non funziona correttamente e presenta, in realtà, delle perdite o anomalie esiziali.
Come vedete si tratta di un oscillatore che costringe il transistor in prova ad oscillare sulla frequenza del quarzo.
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Al punto "A" di figura 1, come ho già anticipato, vanno collegati o un oscilloscopio (ottimo perchè, visualizzando la curva dell'oscillatore, dà anche l'idea del guadagno del transistor in prova) o un frequenzimetro che leggerà la frequenza del quarzo garantendo così che il transistor in prova lavora.
Poichè i transistor presentano configurazioni diverse di piedinatura e quindi disposizioni diverse dei loro elettrodi (emittore, base collettore), sarà sufficiente, servendosi ad esempio dello strip femmina visibile a destra della figura 1, collocarne due striscette da quattro posti come mostrato nello schema pratico, ottenendo così una disposizione universale, valido per ogni tipo di transistor di piccola e media potenza (non si adatta certo al contenitore TO3). Ogni altra soluzione frutto del vostro ingegno e fantasia è valida tuttavia. .
Poichè i transistor presentano configurazioni diverse di piedinatura e quindi disposizioni diverse dei loro elettrodi (emittore, base collettore), sarà sufficiente, servendosi ad esempio dello strip femmina visibile a destra della figura 1, collocarne due striscette da quattro posti come mostrato nello schema pratico, ottenendo così una disposizione universale, valido per ogni tipo di transistor di piccola e media potenza (non si adatta certo al contenitore TO3). Ogni altra soluzione frutto del vostro ingegno e fantasia è valida tuttavia. .
Il funzionamento avviene (dopo aver dato tensione al circuito) per tentativi, presentando il componente e spingendo o appoggiando i piedini entro fori degli strip, fino a trovare la giusta configurazione (inversioni di polarità o inserzioni errate non creano alcun pregiudizio alle prestazioni del semiconduttore); pertanto quando constaterete che il transistor oscilla, allora automaticamente saprete se funziona correttamente, se è PNP o NPN e quale disposizione di piedini presenta, senza dover ricorrere ai datasheet. L'oscilloscopio vi consentirà, per di più, di confrontare i guadagni di transistors diversi, verificando l'ampiezza delle relative sinusoidi che compariranno sullo schermo.
Naturalmente se il transistor in prova non ha una frequenza di taglio compatibile con la frequenza del quarzo, non comparirà nulla sullo schermo anche se il transistor funziona, però usando un quarzo da 400- 500 KHz o da 1 MHz, sarà difficile trovare un componente che non raggiunga tale frequenza di taglio.
Io non ho provato ad usare quarzi elevati in frequenza come 20-30 Mhz o più, per verificare anche la frequenza di taglio o l'attenuazione del semiconduttore con il salire di frequenza, perchè ho scartato l'idea che il dispositivo possa funzionare a quelle condizioni, tuttavia non posso escludere che rendendo intercambiabili i quarzi si possa aggiungere qualcosa di positivo ad un marchingegno che per la sua semplicità è già ottimo. Posso dire che l'ho collaudato fino a 4 MHz .
Oltre non vi saprei narrare, sta a voi adesso a voler provare.
Naturalmente se il transistor in prova non ha una frequenza di taglio compatibile con la frequenza del quarzo, non comparirà nulla sullo schermo anche se il transistor funziona, però usando un quarzo da 400- 500 KHz o da 1 MHz, sarà difficile trovare un componente che non raggiunga tale frequenza di taglio.
Io non ho provato ad usare quarzi elevati in frequenza come 20-30 Mhz o più, per verificare anche la frequenza di taglio o l'attenuazione del semiconduttore con il salire di frequenza, perchè ho scartato l'idea che il dispositivo possa funzionare a quelle condizioni, tuttavia non posso escludere che rendendo intercambiabili i quarzi si possa aggiungere qualcosa di positivo ad un marchingegno che per la sua semplicità è già ottimo. Posso dire che l'ho collaudato fino a 4 MHz .
Oltre non vi saprei narrare, sta a voi adesso a voler provare.