presenta:
Oscillatore a perfetto dente di sega
Eccovi un oscillatore sperimentale ad dente di sega perfettamente lineare.
Partendo dalla classia configurazione del transistor unigiunzione con transistor comuni, io l'ho ideato e realizzato con componenti di recupero e devo dire che svolge il suo compito molto bene.
Ho usato come NPN dei BC183, BC549,BC318 e come PNP dei BC202, BC559,321 etc.. ed ha sempre funzionato egregiamente. Non pretendete frequenze troppo alte, accontentatevi di una eccellente linearità per un centinaio di KHz.
Il tutto è servito da 4 transistor, di cui TR4 funziona da alimentatore a corrente costante di C1, mentre TR1, TR2, Tr3 hanno la funzione di un UJT, ovvero transistor unigiunzione, però del tipo programmabile, ovvero regolabile circa l'ampiezza dell'onda, che viene determinata da DZ1.
La base di TR2 viene polarizzata per una certa tensione, appunto determinata da DZ1, quando il suo emittore, a seguito della carica costante di C1 attraverso TR4, supera di 0,6-0,7 V la tensione impostata alla sua base, TR2 passa in conduzione trascinando con sè anche TR1 e TR3.
TRI scarica C1 e TR3, cortocircuitando DZ1, fa in modo che TR2, durante la scarica , abbia in continuazione il suo emittore a potenziale superiore alla base (altrimenti cesserebbe di condurre) e provochi la scarica quasi completa di C1. Il ciclo si ripete in continuazione.
E' da precisare che una parte della carica di C1 fluisce anche attraverso la giunzione emittore e base di TR3, cosa che avviene totalmente nella configurazione classica. TR1 permette quindi anche nutrite correnti di scarica.
Partendo dalla classia configurazione del transistor unigiunzione con transistor comuni, io l'ho ideato e realizzato con componenti di recupero e devo dire che svolge il suo compito molto bene.
Ho usato come NPN dei BC183, BC549,BC318 e come PNP dei BC202, BC559,321 etc.. ed ha sempre funzionato egregiamente. Non pretendete frequenze troppo alte, accontentatevi di una eccellente linearità per un centinaio di KHz.
Il tutto è servito da 4 transistor, di cui TR4 funziona da alimentatore a corrente costante di C1, mentre TR1, TR2, Tr3 hanno la funzione di un UJT, ovvero transistor unigiunzione, però del tipo programmabile, ovvero regolabile circa l'ampiezza dell'onda, che viene determinata da DZ1.
La base di TR2 viene polarizzata per una certa tensione, appunto determinata da DZ1, quando il suo emittore, a seguito della carica costante di C1 attraverso TR4, supera di 0,6-0,7 V la tensione impostata alla sua base, TR2 passa in conduzione trascinando con sè anche TR1 e TR3.
TRI scarica C1 e TR3, cortocircuitando DZ1, fa in modo che TR2, durante la scarica , abbia in continuazione il suo emittore a potenziale superiore alla base (altrimenti cesserebbe di condurre) e provochi la scarica quasi completa di C1. Il ciclo si ripete in continuazione.
E' da precisare che una parte della carica di C1 fluisce anche attraverso la giunzione emittore e base di TR3, cosa che avviene totalmente nella configurazione classica. TR1 permette quindi anche nutrite correnti di scarica.
DS1 ha la funzione di linearizzare il dente di sega alle frequenza più alte, che tenderebbero ad arrotondare il loro diagramma nell'intorno dello zero.
I transistor sono comuni transistor per uso generale: vanno tutti bene e non richiedono particolari simmetrie.
IC1 è un operazionale separatore, sull'uscita del quale preleverete un'ottima forma d'onda, tuttavia non è strettamente indispensabile.
La frequenza con i valori segnati varia da qualche centinaio di Hz a circa 35 kHz, ciò è ottenuto con il potenziometro da 220 KΩ; la frequenza varia anche in funzione della polarizzazione di base di TR2.
L'alimentazione è dai 12 ai 18 V e DZ1 andrà scelto per una tensione maggiore della metà tensione di alimentazione.
Aumentando C1 avrete frequenze più basse e viceversa, la stessa cosa aumentando DZ1.
DZ1 va scelto in base all'ampiezza voluta del dente di sega, ma può essere sostituito da un comune partitore di tensione a sole resistenze.
Nella figura sottostante il comportamento come Tyristore.