Presenta:
Antifurto, ma non solo
(con integrati C-MOS)
a cura di IZ1TQI Aldo
Desunto dal mio archivio degli schemi altrui di trenta anni fa, l’epoca in cui le pagine di interesse si raggruppavano e conservavano non per fotocopia o scansione, ma per ricopiatura a mano, ho riesumato il presente elaborato; le brevi annotazioni di commento, apposte di mio pugno, mi dicono che proviene dalla rivista Sperimentare e che è nato come antifurto.
Rivisitando lo schema si può osservare che il marchingegno è dotato di tre ingressi che provocano il basculamento di un relè qualora vengano eccitati. L’ingesso ” a na” (normalmente aperto) provoca il cambiamento di stato immediato se viene chiuso verso massa; l’ingresso “c nc” (normalmente chiuso) provoca il cambiamento di stato immediato se viene aperto collegandolo all'alimentazione positiva; l’ingresso “b na” (normalmente aperto) provoca il cambiamento differito di stato del relè se chiuso verso massa.
L’attivazione avviene chiudendo S1, cioè alimentando il circuito ed è un’attivazione con ritardo; a questa procrastinazione provvede la rete di ritardo RC, composta da C2-P3, con tempo massimo di 45 secondi, trascorsi i quali Il dispositivo diviene efficace.
A provvedere all’innesco differito del relè, determinato dalla chiusura verso massa dell’ingresso “b na”, provvede invece la rete di ritardo RC, composta da P1 e C1, con ritardo massimo di 10 secondi.
Infine la rete RC, composta da P2 e C5, determina il tempo di basculamento del relè (fino a tre minuti) , trascorso il quale tutto torna allo stato iniziale se la causa di eccitazione è cessata, altrimenti il ciclo si ripete.
Rivisitando lo schema si può osservare che il marchingegno è dotato di tre ingressi che provocano il basculamento di un relè qualora vengano eccitati. L’ingesso ” a na” (normalmente aperto) provoca il cambiamento di stato immediato se viene chiuso verso massa; l’ingresso “c nc” (normalmente chiuso) provoca il cambiamento di stato immediato se viene aperto collegandolo all'alimentazione positiva; l’ingresso “b na” (normalmente aperto) provoca il cambiamento differito di stato del relè se chiuso verso massa.
L’attivazione avviene chiudendo S1, cioè alimentando il circuito ed è un’attivazione con ritardo; a questa procrastinazione provvede la rete di ritardo RC, composta da C2-P3, con tempo massimo di 45 secondi, trascorsi i quali Il dispositivo diviene efficace.
A provvedere all’innesco differito del relè, determinato dalla chiusura verso massa dell’ingresso “b na”, provvede invece la rete di ritardo RC, composta da P1 e C1, con ritardo massimo di 10 secondi.
Infine la rete RC, composta da P2 e C5, determina il tempo di basculamento del relè (fino a tre minuti) , trascorso il quale tutto torna allo stato iniziale se la causa di eccitazione è cessata, altrimenti il ciclo si ripete.
Insomma, visto come antifurto, funziona così: devo uscire di casa, una volta innescato il marchingegno, ho 45 secondi per farlo, trascorsi i quali, il relè reagirà istantaneamente se gli ingressi “a na” e “c nc” vengono eccitati; mentre l’ingresso “b na” (connesso alla porta di ingresso) provocherà la reazione del relè solo dopo 10 secondi, questo ritardo mi permetterà di rientrare in casa e disinnescare il macchinario diabolico prima che si metta a strillare.
Qualora, durante la mia assenza, l’ingresso “b na” venga interessato la diavoleria, dopo 10 secondi” urlerà per un tempo massimo di 3 minuti. Normalmente si adoperano interruttori magnetici “reed”: quelle ampolline che racchiudono un microinterruttore il quale si chiude o si apre (a seconda che in origine sia normalmente aperto o normalmente chiuso) se in prossimità si pone un magnete . L’ingenuità del sistema, se adoperato come antifurto, è evidente; tuttavia nulla osta a modificarne la destinazione a seconda della fantasia e dell’estro di ciascuno di voi: alla fin fine offre tre temporizzazioni regolabili a piacere, tre diversi modi di azionare il relè ed un intervento temporaneo (3 minuti) dello stesso |
Aumentando le capacità dei condensatori elettrolitici o/e i valori dei potenziometri è possibile aumentare anche i tempi massimi di ritardo. Le figure 1 e 2 descrivono due diversi modi di pilotare il relè a seconda che si usi un transistor PNP o NPN; In figura 3, invece, è descritto il sistema per sostituire il relè e il suo transistor pilota con un circuito a triac; in questo caso attenzione alla tensione di rete, come sempre, foriera di folgorazione per gli imprudenti.
Tutti i materiali sono facilmente reperibili su Internet ed il costo è assai contenuto per non dire modesto.
Per concludere ricordate l’11° comandamento: quel che non serve oggi può essere utile un domani; nell’immediato è utile per attentatori , assassini, aspiranti suicidi e infine, come cintura di castità, offe la possibilità di proteggere ben tre zone diverse (the hot corners).